giovedì 10 luglio 2008

Da Sicurezza del volo


Da Sicurezza del Volo N° 252 2005
di
Federico Cerini



Autoterapia e Volo Operativo


Doc che cosa mi dici su questo farmaco?
E’ ancora buono?
E'scaduto?
Come deve essere conservato?
Come e quante volte deve essere assunto?
Mi è stato consigliato da un amico.
Non sembrerebbe poi così malvagio!
Vado comunque in volo?

Non è poi raro che qualche navigante, nel corso di un incontro puramente occasionale con il proprio Medico di Stormo, dichiari di essere in procinto di assumere un farmaco poiché consigliato da un collega o da un familiare.
Alcune di queste domande potrebbero sembrare inizialmente banali ma, secondo il mio punto di vista, sono tutte estremamente importanti e fondamentali poiché tali dubbi, qualora non vengano chiariti con il dovuto anticipo, potrebbero in volo condizionare enormemente l'efficienza psicofisica del navigante e, al tempo stesso, il suo rendimento operativo.

Infatti, anche se molti farmaci, al giorno d'oggi, sono acquistabili in farmacia senza ricetta medica è bene ricordare che, in campo aeronautico, l'assunzione di ogni farmaco deve richiedere una particolare attenzione in virtù di una possibile incompatibilità con il volo.

Lo scopo di questo articolo sarà quello di illustrare i rischi riguardanti.la inconsapevole automedicazione e gli effetti connessi con il volo.

GENERALITA'

Che cosa è un farmaco

Si definiscono farmaci tutti quei composti che, introdotti nel nostro organismo con finalità terapeutiche, sono in grado di migliorare o potenziare il nostro stato di salute.

Chiaramente, ciò che rende utile o dannoso il farmaco non sono le sue proprietà intrinseche ma, al contrario, l'uso che ne viene fatto (appropriato o inopportuno).

A tal proposito è doveroso ribadire il concetto che ogni farmaco può esercitare una corretta e mirata azione terapeutica solo se assunto nelle dosi previste e dietro prescrizione medica, senza cioè ricorrere al consueto "Fai da te".

Come si presentano i farmaci al momento della loro assunzione

Da un punto di vista tipicamente farmacologico la maggior parte dei medicinali, si possono presentare nelle seguenti forme farmaceutiche:
‑ Aerosol: sono dispersioni di finis­sime particelle, liquide o solide, racchiuse in piccoli recipienti spe­ciali chiusi ermeticamente. Vengono utilizzati per inalazioni;
‑ Capsule: sono costituite da un involucro gelatinoso, di consistenza dura o molle, che contiene una dose di medicamento. La presenza di un involucro di protezione serve a minimizzare la dispersione del medicinale dopo la sua assunzione per via orale;
‑ Cerotti Transdermici: si applica­no sulla cute e garantiscono un livello costante di principio attivo nel sangue;
‑ Colliri: si tratta di soluzioni acquo­se o oleose destinate ad essere applicate direttamente nell'occhio;
‑ Compresse: sono preparazioni di consistenza prevalentemente dura all'interno delle quali è presente il principio attivo;
‑ Fiale: Si tratta di una vasta gamma di medicinali dove il princi­pio attivo si trova in forma liquida.

Possono essere somministrate per via intramuscolare, endovenosa, sottocutanea o aerosol;
‑ Gocce: sono preparazioni liquide destinate alla somministrazione nasale, orale e auricolare;
‑ Pomate (unguenti, creme, gel, paste): si tratta di preparazioni semisolide da impiegare su pelle o mucose;
‑ Sciroppi: sono farmaci il cui prin­cipio attivo è contenuto all'interno di una base acquosa e destinati alla assunzione orale;
‑ Supposte: la sostanza attiva viene arricchita di altre molecole che consentono al medicinale di assumere forma e dimensioni tali da facilitare la somministrazione per via rettale.

Come possono essere sommi­nistrati e assunti i farmaci

Ogni medicinale, per poter eser­citare una efficace azione terapeuti­ca, deve inizialmente essere intro­dotto nel nostro organismo e, suc­cessivamente, deve poter raggiun­gere la sede di azione in forma atti­va ed in concentrazioni adeguate.
Ciò sta a significare che il ricor­so alla farmacoassunzione merita un approccio più serio ed una maggiore attenzione in virtù di pos­sibili errori da eccessivo dosaggio. In linea generale, le principali vie di somministrazione dei farmaci sono:
‑ Via orale: essa rappresenta la principale via di somministrazione dei medicinali (Es:capsule. compresse, confetti, gocce orali, scirop­12J) ed è quella principalmente usata per quanto concerne l'assun­zione della maggior parte dei pro­dotti "da banco".

Tali farmaci, una volta assorbiti dall'apparato digerente, entrano nel torrente circolatorio per arrivare nel sito di azione;
‑ Via Endovenosa, intramusco­lare, Sottocutanea (parenterale): consente al farmaco di esercitare una azione terapeutica immediata poiché il suo principio attivo viene immesso, in tempi brevi, diretta­mente nel sangue (Es: antibiotici in fiale, vaccini e antidolorifici in fiale);
‑ Via Topica: viene utilizzata quan­do si ha la necessità di esercitare un effetto molto localizzato (occhi arrossati, traumi a carico degli arti dolori auricolari. eritemi cutanei).

Principali interazioni durante il volo
Anche se molti farmaci oggi sono scevri da effetti collaterali eclatanti, è pur vero che esistono altrettanti gruppi farmacologici in grado di favorire la comparsa di alcuni disturbi in volo.

Tra i principali gruppi farmacolo­gici che meritano una maggiore attenzione ricordiamo:
‑ Antistaminici:
l'impiego principale degli antistami­nici è rivolto principalmente alla cura di punture da insetto, allergie e orticarie. Tali farmaci, se assunti senza cautela, possono provocare durante il volo alcuni problemi quali ad esempio: sonnolenza, disturbi di accomodazione visiva, perdita della concentrazione, attenuata task performance e canalizzazione della vista:

- Antitosse:
gli antitosse, come appunto specifi­ca il nome, sono prevalentemente impiegati nel trattamento delle affe­zioni a carico dell'apparato respira­torio ogni qual volta si manifestino degli attacchi violenti di tosse.
I medicinali antitosse possono in volo favorire la comparsa di son­nolenza, perdita di concentrazione e facili distrazioni.
Molti medicinali, appartenenti a tale categoria, presentano all'interno dei propri componenti alcuni derivati della "Codeina", sostanza rilevabile, come tale, nelle urine in occasione dei controlli periodici presso gli Istituti Medico legali della A.M;

‑ Gocce e Spray nasali (Vaso‑costrittori):
le gocce e spray nasali sono carat­terizzati dalla presenza di molecole capaci di esercitare una azione vasocostrittrice locale sulla mucosa nasale. Questi preparati vengono utilizzati per decongestionare la mucosa nasale al fine di migliorare la funzione inalatoria.
Luso protratto può favorire la comparsa di un ispessimento della mucosa nasale (ipertrofia) con con­seguente dipendenza farmacologica;

‑ Antidolorifici (Analgesici):
gli analgesici rappresentano una fascia di farmaci molto ben rappre­sentata, sia per entità numerica che per tipologia, nel panorama dei medicinali.

Molti di questi prodotti possono favorire la comparsa di sonnolenza, bruciori gastrici, sanguinamenti, diminuzione improvvisa della pres­sione arteriosa ed episodi verti inosi;
- Decontratturanti muscolari: si utilizzano per il trattamento sia delle contratture muscolari, dovute a traumatismi sportivi, sia per alle­viare i disturbi indotti da fenomeni di G ‑ stress. Eventuali effetti secondari possono però determina­re la comparsa di sonnolenza o vertigini;
- Antidiarroici: aiutano a contenere eventuali sca­riche diarroiche. Potrebbero indur­re fatica, sonnolenza e vertigini;

- Lassativi:

i lassativi sono farmaci che si usano per il trattamento della stiti­chezza ma, se usati a lungo, pos­sono alterare significativamente la motilità intestinale. Ciò potrebbe favorire, durante un volo in asce­sa, la comparsa di dolori di tipo colico o crampiforme, ciò a segui­to della espansione improvvisa di gas contenuti nelle cavità intesti­nali;
-
‑ Colliri:

i colliri sono medicinali che si tro­vano sul mercato in forma di soluzioni; queste sono particolarmente usate per effettuare la detersione, disinfezione, e trattamento di even­tuali affezioni microbiche o allergi­che degli occhi.
L’uso protratto potrebbe favori­re, nel corso degli anni, la compar­sa di uno stato di dipendenza ‑assuefazione tale da comportare l'insorgenza, qualora si decida di non farne più uso, di stanchezza, sensazioni di affaticamento visivo e difficoltà di concentrazione;

‑ Dimagranti:
questi medici­nali trovano un loro razionale impiego nei pro­grammi di dima­grimento previ­sti per il tratta­mento delle obe­sità, o in altre patologie rico­nosciute a ri­schio per aumen­to ponderale.

Questi medicinali, se assunti imprudentemente a scopo auto­terapico, possono favorire un marcato dimagrimento generale con conseguente calo prestazio‑nate in termini di rendimento operativo;

‑ Farmaci contro il mal d'aria:

si utilizzano per il trattamento delle sensazioni di disagio indotte dal mal d'aria. Inducono sia attenua­zione della acuità visiva sia decre­mento delle capacità di vigilanza.

CONSIDERAZIONI FINALI

II volo operativo, espletato a bordo di velivoli militari, richiede doti caratteriali non comuni asso­ciate a versatilità intellettiva e discriminativa.

Infatti, la neces­sità di sopporta­re carichi di lavoro di tipo fisico e mentale talvolta elevati e protratti nel tem­po, presuppone, non solo doti emotivo‑caratte­riali molto equili­brate ma, altre­sì, la necessità di sapersi adattare in maniera flessibile ad ogni profilo di missione. Ciò impone un rigoroso stile di vita.

In tale contesto il fenomeno "far­maco assunzione o farmaco tera­pia"; rappresenta l'elemento critico del sistema poiché la comparsa in volo di possibili effetti collaterali potrebbe indurre, nel navigante, sia una marcata diminuzione delle capacità discriminative (perdita della situational awareness, errori di orientamento. ridotto grado di vigi­lanza e concentrazione, errori di interpretazione durante le comunica­zioni T/B/T), sia un indebolimento fisico generale (mentale, psicologi­co, caratteriale e motorio), con ovvie conseguenze nel campo della Sicurezza del Volo.
AI fine di sensibilizzare i navigan­ti sui possibili rischi connessi con la impropria assunzione dei farmaci, ho ritenuto doveroso richiamare nelle considerazioni finali, a titolo di esempio, due episodi realmente accaduti.

Primo esempio... durante gli anni 80, un F14 Tomcat era in procinto di effettuare un appontaggio not­turno su una portaerei ma, ina­spettatamente, il velivolo precipita­va sul ponte della nave uccidendo molti specialisti e distruggendo, nel contempo, molti velivoli.
La commissione di inchiesta mise in evidenza che il pilota, fino al giorno dell'incidente, aveva regolarmente e autonomamente assunto, senza far riferimento ad alcun medico, un potente deconge­stionante nasale con dosi superiori a quelle normalmente raccoman­date. Fu appurato che il medicinale era in grado di interagire sulla vigi­lanza (Bullettin de Securité des Vols ‑ numero special ‑ 2002).

Secondo esempio... dopo aver assunto io stesso una dose moderata di antibiotici, poiché affetto da faringite con placche, decisi, in qualità di E.FV,di effettuare atti­vità di volo a bordo di un elicottero. La missione era allettante ed io in quel preciso istante, mi sentivo benissimo, non lamentavo disturbi e già da qualche giorno ero con­vinto di essere completamente guarito.
Dopo circa 40 minuti di naviga­zione iniziai a lamentare: nausea, vomito, vertigini e dolori addominali.
II capo equipaggio decise di effettuare un "fuori campo" per farmi "ossigenare" e "riposare" e così gli specialisti mi adagiarono sul terreno. Dopo alcuni minuti recuperai le forze e subito fui nuo­vamente a bordo.
Non avevo considerato che,in alcuni casi, gli effetti collaterali di un farmaco possono presentarsi anche a distanza di giorni.
Dagli esempi citati appare inequi­vocabilmente chiaro come, per poter volare, bisogna stare "in forma" poi­ché un eventuale alterazione dello stato di salute può sempre costituire un serio limite all'assolvimento in sicurezza della missione.
II navigante deve sempre ricor­dare che ogni farmaco, al suo interno, possiede dei principi attivi che spesso favoriscono la guarigio­ne ma che, in altre circostanze, possono indurre degli effetti colla­terali tali da pregiudicare le presta­zioni in volo.
Tali effetti, non prevedibili ma "prevenibili', sono puramente sog­gettivi e quindi devono essere con­siderati dal navigante come un'area di rischio da non sottovalutare.
Tale limite non è insormontabile ma, al contrario, é risolvibile sem­plicemente consigliandosi con il Medico di Stormo ed evitando così di commettere molti comuni errori del "fai da te".

RACCOMANDAZIONI

Abbiamo visto quanto siano numerose e subdole le interazioni dei farmaci con il volo, ma è altresì evidente che tali problematiche pos­sono tranquillamente essere risolte, sia come detto attraverso il sempli­ce colloquio con il proprio Medico di Stormo. ma anche in aggiunta, osservando alcune semplici racco­mandazioni.

1°) Prima di acquistare un farmaco­‑ informa il Medico di Stormo sul tuo stato di salute;
‑ fatti visitare;
‑ chiedi se è necessario effettuare ulteriori accertamenti affinché nulla venga sottovalutato;
‑ non nascondere i tuoi problemi di salute;
‑ se sei nel piano di volo chiedi consiglio se è opportuno volare;
- fai attenzione ai consigli ricevuti circa la scelta del farmaco da assu­mere, le eventuali dosi e i possibili effetti collaterali;

‑ se hai molta fretta non ti dimentica­re la ricetta poiché all'interno di essa vengono riportate le quantità e le modalità di assunzione del farmaco.

2) Prima di usare un farmaco:

‑ chiarisci con il Medico di Stormo tutti gli aspetti relativi alla terapia;
‑ ricorda che non esistono doman­de banali, insignificanti ed inutili quando c'è di mezzo sia la salute che il volo;
‑ informati se esistono eventuali effetti collaterali sia con il volo sia con la guida della propria autovettura;
‑ leggi sempre l'etichetta e le istru­zioni allegate al farmaco;
‑ assumi possibilmente i farmaci agli orari prestabiliti (lunghi sposta­menti di orario potrebbero favorire dei sovradosaggi);
‑ limita, possibilmente, l'assunzione di caffè e/o alcool per evitare che si arri­vi a cocktail potenzialmente nocivi per il volo (caffè, alcool, medicine);
‑ se ti accorgi di aver dimenticato di assumere il medicinale, quando devi prendere la dose successiva non rad­doppiarla, a meno che non ti sia stato consigliato dal tuo medico;
‑ se hai dimenticato di assumere il tuo farmaco quando è il momento di prenderne uno diverso evita di assu­merli contemporaneamente senza aver prima consultato il tuo medico;

3) Uso corretto dei farmaci:
‑ non curarti da solo;
‑ rispetta i tempi e le modalità di prescrizione;
‑ non interrompere arbitrariamente la terapia;
‑ richiudi correttamente i flaconi o eventuali altre confezioni;
‑ non aumentare autonomamente le dosi;
‑ ricorda che normalmente, alcuni medicinali, devono essere conservati a temperatura ambiente salvo diver­sa raccomandazione (N.B.: alcuni farmaci devono essere conservati necessariamente in frigorifero);

‑ fai particolare attenzione alle condi­zioni climatiche del momento poiché l'umidità, il calore ed il freddo facilita­no il deterioramento dei medicinali;
‑ non lasciare mai i farmaci sul veli­volo o in macchina poiché potrebbe­ro sia deteriorarsi sia contaminarsi;
‑ per la sicurezza dei bambini, non assumere farmaci in loro presenza per non incuriosirli e custodiscili in luogo sicuro;
‑ accertati, prima di ogni missione, di trovare il medicinale nel paese di destinazione;
‑ ricorda che alcuni farmaci, una volta aperti, hanno delle precise scadenze (es: colliri circa 15 giorni); ‑ una volta guarito, ricordati che alcuni effetti collaterali potrebbero verificarsi a distanza di alcuni gior­ni e quindi "Fai tesoro dell'esperienza degli altri". NDA nota dell’autore

‘Lattività di volo, di qualunque genere essa sia, prevede sempre un certo livello di rischio all'interno del quale sicuramente il fattore umano, nella sua comples­sità, esercita un ruolo estremamente destabilizzante.
In considerazione di quantosopra, in ambito prevenzione aeromedica, è necessario attuare ogni possibile azione al fine di identificare le poten­ziali aree di rischio, valutare le possibilità che tali eventi accadano, individuare le azio­ni correttive più idonee e, se possibile, realizzarle.
Lo scopo di questo articolo nasce proprio come voglia di esercitare una azione educativa su come orientar­si, nella maniera più idonea, nel momento in cui la natu­rale tendenza ad improvvi­sarsi medici ci prende la mano sino al punto di farci sentire esperti nel campo della autoterapia.
Abbiamo ritenuto fondamen­tale richiamare l'attenzione sulla problematica "Farmaci e volo" poiché abbiamo con­statato che tale aspetto, molte volte sottostimato, può costituire un limite sostanziale tale da ridurre i margini che consentono al navigante di operare in sicu­ rezza nella ferma convinzio­ne che la semplice attività di informazione, concretizzata con un articolo di poche pagine, rappresenta, in ambito Sicurezza del Volo, uno strumento dell'operati­vità, che esalta le capacità dei professionisti dell'aria aiutando così il raggiungi­ mento SAFE dell'obiettivo e della missione: FLY TO FIGHT ANOTHER DAY

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