Da Sicurezza del Volo N° 252 2005
di
Federico Cerini
Autoterapia e Volo Operativo
Doc che cosa mi dici su questo farmaco?
E’ ancora buono?
E'scaduto?
Come deve essere conservato?
Come e quante volte deve essere assunto?
Mi è stato consigliato da un amico.
Non sembrerebbe poi così malvagio!
Vado comunque in volo?
Non è poi raro che qualche navigante, nel corso di un incontro puramente occasionale con il proprio Medico di Stormo, dichiari di essere in procinto di assumere un farmaco poiché consigliato da un collega o da un familiare.
Alcune di queste domande potrebbero sembrare inizialmente banali ma, secondo il mio punto di vista, sono tutte estremamente importanti e fondamentali poiché tali dubbi, qualora non vengano chiariti con il dovuto anticipo, potrebbero in volo condizionare enormemente l'efficienza psicofisica del navigante e, al tempo stesso, il suo rendimento operativo.
Infatti, anche se molti farmaci, al giorno d'oggi, sono acquistabili in farmacia senza ricetta medica è bene ricordare che, in campo aeronautico, l'assunzione di ogni farmaco deve richiedere una particolare attenzione in virtù di una possibile incompatibilità con il volo.
Lo scopo di questo articolo sarà quello di illustrare i rischi riguardanti.la inconsapevole automedicazione e gli effetti connessi con il volo.
GENERALITA'
Che cosa è un farmaco
Si definiscono farmaci tutti quei composti che, introdotti nel nostro organismo con finalità terapeutiche, sono in grado di migliorare o potenziare il nostro stato di salute.
Chiaramente, ciò che rende utile o dannoso il farmaco non sono le sue proprietà intrinseche ma, al contrario, l'uso che ne viene fatto (appropriato o inopportuno).
A tal proposito è doveroso ribadire il concetto che ogni farmaco può esercitare una corretta e mirata azione terapeutica solo se assunto nelle dosi previste e dietro prescrizione medica, senza cioè ricorrere al consueto "Fai da te".
Come si presentano i farmaci al momento della loro assunzione
Da un punto di vista tipicamente farmacologico la maggior parte dei medicinali, si possono presentare nelle seguenti forme farmaceutiche:
‑ Aerosol: sono dispersioni di finissime particelle, liquide o solide, racchiuse in piccoli recipienti speciali chiusi ermeticamente. Vengono utilizzati per inalazioni;
‑ Capsule: sono costituite da un involucro gelatinoso, di consistenza dura o molle, che contiene una dose di medicamento. La presenza di un involucro di protezione serve a minimizzare la dispersione del medicinale dopo la sua assunzione per via orale;
‑ Cerotti Transdermici: si applicano sulla cute e garantiscono un livello costante di principio attivo nel sangue;
‑ Colliri: si tratta di soluzioni acquose o oleose destinate ad essere applicate direttamente nell'occhio;
‑ Compresse: sono preparazioni di consistenza prevalentemente dura all'interno delle quali è presente il principio attivo;
‑ Fiale: Si tratta di una vasta gamma di medicinali dove il principio attivo si trova in forma liquida.
Possono essere somministrate per via intramuscolare, endovenosa, sottocutanea o aerosol;
‑ Gocce: sono preparazioni liquide destinate alla somministrazione nasale, orale e auricolare;
‑ Pomate (unguenti, creme, gel, paste): si tratta di preparazioni semisolide da impiegare su pelle o mucose;
‑ Sciroppi: sono farmaci il cui principio attivo è contenuto all'interno di una base acquosa e destinati alla assunzione orale;
‑ Supposte: la sostanza attiva viene arricchita di altre molecole che consentono al medicinale di assumere forma e dimensioni tali da facilitare la somministrazione per via rettale.
Come possono essere somministrati e assunti i farmaci
Ogni medicinale, per poter esercitare una efficace azione terapeutica, deve inizialmente essere introdotto nel nostro organismo e, successivamente, deve poter raggiungere la sede di azione in forma attiva ed in concentrazioni adeguate.
Ciò sta a significare che il ricorso alla farmacoassunzione merita un approccio più serio ed una maggiore attenzione in virtù di possibili errori da eccessivo dosaggio. In linea generale, le principali vie di somministrazione dei farmaci sono:
‑ Via orale: essa rappresenta la principale via di somministrazione dei medicinali (Es:capsule. compresse, confetti, gocce orali, scirop12J) ed è quella principalmente usata per quanto concerne l'assunzione della maggior parte dei prodotti "da banco".
Tali farmaci, una volta assorbiti dall'apparato digerente, entrano nel torrente circolatorio per arrivare nel sito di azione;
‑ Via Endovenosa, intramuscolare, Sottocutanea (parenterale): consente al farmaco di esercitare una azione terapeutica immediata poiché il suo principio attivo viene immesso, in tempi brevi, direttamente nel sangue (Es: antibiotici in fiale, vaccini e antidolorifici in fiale);
‑ Via Topica: viene utilizzata quando si ha la necessità di esercitare un effetto molto localizzato (occhi arrossati, traumi a carico degli arti dolori auricolari. eritemi cutanei).
Principali interazioni durante il volo
Anche se molti farmaci oggi sono scevri da effetti collaterali eclatanti, è pur vero che esistono altrettanti gruppi farmacologici in grado di favorire la comparsa di alcuni disturbi in volo.
Tra i principali gruppi farmacologici che meritano una maggiore attenzione ricordiamo:
‑ Antistaminici:
l'impiego principale degli antistaminici è rivolto principalmente alla cura di punture da insetto, allergie e orticarie. Tali farmaci, se assunti senza cautela, possono provocare durante il volo alcuni problemi quali ad esempio: sonnolenza, disturbi di accomodazione visiva, perdita della concentrazione, attenuata task performance e canalizzazione della vista:
- Antitosse:
gli antitosse, come appunto specifica il nome, sono prevalentemente impiegati nel trattamento delle affezioni a carico dell'apparato respiratorio ogni qual volta si manifestino degli attacchi violenti di tosse.
I medicinali antitosse possono in volo favorire la comparsa di sonnolenza, perdita di concentrazione e facili distrazioni.
Molti medicinali, appartenenti a tale categoria, presentano all'interno dei propri componenti alcuni derivati della "Codeina", sostanza rilevabile, come tale, nelle urine in occasione dei controlli periodici presso gli Istituti Medico legali della A.M;
‑ Gocce e Spray nasali (Vaso‑costrittori):
le gocce e spray nasali sono caratterizzati dalla presenza di molecole capaci di esercitare una azione vasocostrittrice locale sulla mucosa nasale. Questi preparati vengono utilizzati per decongestionare la mucosa nasale al fine di migliorare la funzione inalatoria.
Luso protratto può favorire la comparsa di un ispessimento della mucosa nasale (ipertrofia) con conseguente dipendenza farmacologica;
‑ Antidolorifici (Analgesici):
gli analgesici rappresentano una fascia di farmaci molto ben rappresentata, sia per entità numerica che per tipologia, nel panorama dei medicinali.
Molti di questi prodotti possono favorire la comparsa di sonnolenza, bruciori gastrici, sanguinamenti, diminuzione improvvisa della pressione arteriosa ed episodi verti inosi;
- Decontratturanti muscolari: si utilizzano per il trattamento sia delle contratture muscolari, dovute a traumatismi sportivi, sia per alleviare i disturbi indotti da fenomeni di G ‑ stress. Eventuali effetti secondari possono però determinare la comparsa di sonnolenza o vertigini;
- Antidiarroici: aiutano a contenere eventuali scariche diarroiche. Potrebbero indurre fatica, sonnolenza e vertigini;
- Lassativi:
di
Federico Cerini
Autoterapia e Volo Operativo
Doc che cosa mi dici su questo farmaco?
E’ ancora buono?
E'scaduto?
Come deve essere conservato?
Come e quante volte deve essere assunto?
Mi è stato consigliato da un amico.
Non sembrerebbe poi così malvagio!
Vado comunque in volo?
Non è poi raro che qualche navigante, nel corso di un incontro puramente occasionale con il proprio Medico di Stormo, dichiari di essere in procinto di assumere un farmaco poiché consigliato da un collega o da un familiare.
Alcune di queste domande potrebbero sembrare inizialmente banali ma, secondo il mio punto di vista, sono tutte estremamente importanti e fondamentali poiché tali dubbi, qualora non vengano chiariti con il dovuto anticipo, potrebbero in volo condizionare enormemente l'efficienza psicofisica del navigante e, al tempo stesso, il suo rendimento operativo.
Infatti, anche se molti farmaci, al giorno d'oggi, sono acquistabili in farmacia senza ricetta medica è bene ricordare che, in campo aeronautico, l'assunzione di ogni farmaco deve richiedere una particolare attenzione in virtù di una possibile incompatibilità con il volo.
Lo scopo di questo articolo sarà quello di illustrare i rischi riguardanti.la inconsapevole automedicazione e gli effetti connessi con il volo.
GENERALITA'
Che cosa è un farmaco
Si definiscono farmaci tutti quei composti che, introdotti nel nostro organismo con finalità terapeutiche, sono in grado di migliorare o potenziare il nostro stato di salute.
Chiaramente, ciò che rende utile o dannoso il farmaco non sono le sue proprietà intrinseche ma, al contrario, l'uso che ne viene fatto (appropriato o inopportuno).
A tal proposito è doveroso ribadire il concetto che ogni farmaco può esercitare una corretta e mirata azione terapeutica solo se assunto nelle dosi previste e dietro prescrizione medica, senza cioè ricorrere al consueto "Fai da te".
Come si presentano i farmaci al momento della loro assunzione
Da un punto di vista tipicamente farmacologico la maggior parte dei medicinali, si possono presentare nelle seguenti forme farmaceutiche:
‑ Aerosol: sono dispersioni di finissime particelle, liquide o solide, racchiuse in piccoli recipienti speciali chiusi ermeticamente. Vengono utilizzati per inalazioni;
‑ Capsule: sono costituite da un involucro gelatinoso, di consistenza dura o molle, che contiene una dose di medicamento. La presenza di un involucro di protezione serve a minimizzare la dispersione del medicinale dopo la sua assunzione per via orale;
‑ Cerotti Transdermici: si applicano sulla cute e garantiscono un livello costante di principio attivo nel sangue;
‑ Colliri: si tratta di soluzioni acquose o oleose destinate ad essere applicate direttamente nell'occhio;
‑ Compresse: sono preparazioni di consistenza prevalentemente dura all'interno delle quali è presente il principio attivo;
‑ Fiale: Si tratta di una vasta gamma di medicinali dove il principio attivo si trova in forma liquida.
Possono essere somministrate per via intramuscolare, endovenosa, sottocutanea o aerosol;
‑ Gocce: sono preparazioni liquide destinate alla somministrazione nasale, orale e auricolare;
‑ Pomate (unguenti, creme, gel, paste): si tratta di preparazioni semisolide da impiegare su pelle o mucose;
‑ Sciroppi: sono farmaci il cui principio attivo è contenuto all'interno di una base acquosa e destinati alla assunzione orale;
‑ Supposte: la sostanza attiva viene arricchita di altre molecole che consentono al medicinale di assumere forma e dimensioni tali da facilitare la somministrazione per via rettale.
Come possono essere somministrati e assunti i farmaci
Ogni medicinale, per poter esercitare una efficace azione terapeutica, deve inizialmente essere introdotto nel nostro organismo e, successivamente, deve poter raggiungere la sede di azione in forma attiva ed in concentrazioni adeguate.
Ciò sta a significare che il ricorso alla farmacoassunzione merita un approccio più serio ed una maggiore attenzione in virtù di possibili errori da eccessivo dosaggio. In linea generale, le principali vie di somministrazione dei farmaci sono:
‑ Via orale: essa rappresenta la principale via di somministrazione dei medicinali (Es:capsule. compresse, confetti, gocce orali, scirop12J) ed è quella principalmente usata per quanto concerne l'assunzione della maggior parte dei prodotti "da banco".
Tali farmaci, una volta assorbiti dall'apparato digerente, entrano nel torrente circolatorio per arrivare nel sito di azione;
‑ Via Endovenosa, intramuscolare, Sottocutanea (parenterale): consente al farmaco di esercitare una azione terapeutica immediata poiché il suo principio attivo viene immesso, in tempi brevi, direttamente nel sangue (Es: antibiotici in fiale, vaccini e antidolorifici in fiale);
‑ Via Topica: viene utilizzata quando si ha la necessità di esercitare un effetto molto localizzato (occhi arrossati, traumi a carico degli arti dolori auricolari. eritemi cutanei).
Principali interazioni durante il volo
Anche se molti farmaci oggi sono scevri da effetti collaterali eclatanti, è pur vero che esistono altrettanti gruppi farmacologici in grado di favorire la comparsa di alcuni disturbi in volo.
Tra i principali gruppi farmacologici che meritano una maggiore attenzione ricordiamo:
‑ Antistaminici:
l'impiego principale degli antistaminici è rivolto principalmente alla cura di punture da insetto, allergie e orticarie. Tali farmaci, se assunti senza cautela, possono provocare durante il volo alcuni problemi quali ad esempio: sonnolenza, disturbi di accomodazione visiva, perdita della concentrazione, attenuata task performance e canalizzazione della vista:
- Antitosse:
gli antitosse, come appunto specifica il nome, sono prevalentemente impiegati nel trattamento delle affezioni a carico dell'apparato respiratorio ogni qual volta si manifestino degli attacchi violenti di tosse.
I medicinali antitosse possono in volo favorire la comparsa di sonnolenza, perdita di concentrazione e facili distrazioni.
Molti medicinali, appartenenti a tale categoria, presentano all'interno dei propri componenti alcuni derivati della "Codeina", sostanza rilevabile, come tale, nelle urine in occasione dei controlli periodici presso gli Istituti Medico legali della A.M;
‑ Gocce e Spray nasali (Vaso‑costrittori):
le gocce e spray nasali sono caratterizzati dalla presenza di molecole capaci di esercitare una azione vasocostrittrice locale sulla mucosa nasale. Questi preparati vengono utilizzati per decongestionare la mucosa nasale al fine di migliorare la funzione inalatoria.
Luso protratto può favorire la comparsa di un ispessimento della mucosa nasale (ipertrofia) con conseguente dipendenza farmacologica;
‑ Antidolorifici (Analgesici):
gli analgesici rappresentano una fascia di farmaci molto ben rappresentata, sia per entità numerica che per tipologia, nel panorama dei medicinali.
Molti di questi prodotti possono favorire la comparsa di sonnolenza, bruciori gastrici, sanguinamenti, diminuzione improvvisa della pressione arteriosa ed episodi verti inosi;
- Decontratturanti muscolari: si utilizzano per il trattamento sia delle contratture muscolari, dovute a traumatismi sportivi, sia per alleviare i disturbi indotti da fenomeni di G ‑ stress. Eventuali effetti secondari possono però determinare la comparsa di sonnolenza o vertigini;
- Antidiarroici: aiutano a contenere eventuali scariche diarroiche. Potrebbero indurre fatica, sonnolenza e vertigini;
- Lassativi:
i lassativi sono farmaci che si usano per il trattamento della stitichezza ma, se usati a lungo, possono alterare significativamente la motilità intestinale. Ciò potrebbe favorire, durante un volo in ascesa, la comparsa di dolori di tipo colico o crampiforme, ciò a seguito della espansione improvvisa di gas contenuti nelle cavità intestinali;
-
‑ Colliri:
-
‑ Colliri:
i colliri sono medicinali che si trovano sul mercato in forma di soluzioni; queste sono particolarmente usate per effettuare la detersione, disinfezione, e trattamento di eventuali affezioni microbiche o allergiche degli occhi.
L’uso protratto potrebbe favorire, nel corso degli anni, la comparsa di uno stato di dipendenza ‑assuefazione tale da comportare l'insorgenza, qualora si decida di non farne più uso, di stanchezza, sensazioni di affaticamento visivo e difficoltà di concentrazione;
‑ Dimagranti:
questi medicinali trovano un loro razionale impiego nei programmi di dimagrimento previsti per il trattamento delle obesità, o in altre patologie riconosciute a rischio per aumento ponderale.
Questi medicinali, se assunti imprudentemente a scopo autoterapico, possono favorire un marcato dimagrimento generale con conseguente calo prestazio‑nate in termini di rendimento operativo;
‑ Farmaci contro il mal d'aria:
si utilizzano per il trattamento delle sensazioni di disagio indotte dal mal d'aria. Inducono sia attenuazione della acuità visiva sia decremento delle capacità di vigilanza.
CONSIDERAZIONI FINALI
II volo operativo, espletato a bordo di velivoli militari, richiede doti caratteriali non comuni associate a versatilità intellettiva e discriminativa.
Infatti, la necessità di sopportare carichi di lavoro di tipo fisico e mentale talvolta elevati e protratti nel tempo, presuppone, non solo doti emotivo‑caratteriali molto equilibrate ma, altresì, la necessità di sapersi adattare in maniera flessibile ad ogni profilo di missione. Ciò impone un rigoroso stile di vita.
In tale contesto il fenomeno "farmaco assunzione o farmaco terapia"; rappresenta l'elemento critico del sistema poiché la comparsa in volo di possibili effetti collaterali potrebbe indurre, nel navigante, sia una marcata diminuzione delle capacità discriminative (perdita della situational awareness, errori di orientamento. ridotto grado di vigilanza e concentrazione, errori di interpretazione durante le comunicazioni T/B/T), sia un indebolimento fisico generale (mentale, psicologico, caratteriale e motorio), con ovvie conseguenze nel campo della Sicurezza del Volo.
AI fine di sensibilizzare i naviganti sui possibili rischi connessi con la impropria assunzione dei farmaci, ho ritenuto doveroso richiamare nelle considerazioni finali, a titolo di esempio, due episodi realmente accaduti.
Primo esempio... durante gli anni 80, un F14 Tomcat era in procinto di effettuare un appontaggio notturno su una portaerei ma, inaspettatamente, il velivolo precipitava sul ponte della nave uccidendo molti specialisti e distruggendo, nel contempo, molti velivoli.
La commissione di inchiesta mise in evidenza che il pilota, fino al giorno dell'incidente, aveva regolarmente e autonomamente assunto, senza far riferimento ad alcun medico, un potente decongestionante nasale con dosi superiori a quelle normalmente raccomandate. Fu appurato che il medicinale era in grado di interagire sulla vigilanza (Bullettin de Securité des Vols ‑ numero special ‑ 2002).
Secondo esempio... dopo aver assunto io stesso una dose moderata di antibiotici, poiché affetto da faringite con placche, decisi, in qualità di E.FV,di effettuare attività di volo a bordo di un elicottero. La missione era allettante ed io in quel preciso istante, mi sentivo benissimo, non lamentavo disturbi e già da qualche giorno ero convinto di essere completamente guarito.
Dopo circa 40 minuti di navigazione iniziai a lamentare: nausea, vomito, vertigini e dolori addominali.
II capo equipaggio decise di effettuare un "fuori campo" per farmi "ossigenare" e "riposare" e così gli specialisti mi adagiarono sul terreno. Dopo alcuni minuti recuperai le forze e subito fui nuovamente a bordo.
Non avevo considerato che,in alcuni casi, gli effetti collaterali di un farmaco possono presentarsi anche a distanza di giorni.
Dagli esempi citati appare inequivocabilmente chiaro come, per poter volare, bisogna stare "in forma" poiché un eventuale alterazione dello stato di salute può sempre costituire un serio limite all'assolvimento in sicurezza della missione.
II navigante deve sempre ricordare che ogni farmaco, al suo interno, possiede dei principi attivi che spesso favoriscono la guarigione ma che, in altre circostanze, possono indurre degli effetti collaterali tali da pregiudicare le prestazioni in volo.
Tali effetti, non prevedibili ma "prevenibili', sono puramente soggettivi e quindi devono essere considerati dal navigante come un'area di rischio da non sottovalutare.
Tale limite non è insormontabile ma, al contrario, é risolvibile semplicemente consigliandosi con il Medico di Stormo ed evitando così di commettere molti comuni errori del "fai da te".
RACCOMANDAZIONI
Abbiamo visto quanto siano numerose e subdole le interazioni dei farmaci con il volo, ma è altresì evidente che tali problematiche possono tranquillamente essere risolte, sia come detto attraverso il semplice colloquio con il proprio Medico di Stormo. ma anche in aggiunta, osservando alcune semplici raccomandazioni.
1°) Prima di acquistare un farmaco‑ informa il Medico di Stormo sul tuo stato di salute;
‑ fatti visitare;
‑ chiedi se è necessario effettuare ulteriori accertamenti affinché nulla venga sottovalutato;
‑ non nascondere i tuoi problemi di salute;
‑ se sei nel piano di volo chiedi consiglio se è opportuno volare;
- fai attenzione ai consigli ricevuti circa la scelta del farmaco da assumere, le eventuali dosi e i possibili effetti collaterali;
‑ se hai molta fretta non ti dimenticare la ricetta poiché all'interno di essa vengono riportate le quantità e le modalità di assunzione del farmaco.
2) Prima di usare un farmaco:
‑ chiarisci con il Medico di Stormo tutti gli aspetti relativi alla terapia;
‑ ricorda che non esistono domande banali, insignificanti ed inutili quando c'è di mezzo sia la salute che il volo;
‑ informati se esistono eventuali effetti collaterali sia con il volo sia con la guida della propria autovettura;
‑ leggi sempre l'etichetta e le istruzioni allegate al farmaco;
‑ assumi possibilmente i farmaci agli orari prestabiliti (lunghi spostamenti di orario potrebbero favorire dei sovradosaggi);
‑ limita, possibilmente, l'assunzione di caffè e/o alcool per evitare che si arrivi a cocktail potenzialmente nocivi per il volo (caffè, alcool, medicine);
‑ se ti accorgi di aver dimenticato di assumere il medicinale, quando devi prendere la dose successiva non raddoppiarla, a meno che non ti sia stato consigliato dal tuo medico;
‑ se hai dimenticato di assumere il tuo farmaco quando è il momento di prenderne uno diverso evita di assumerli contemporaneamente senza aver prima consultato il tuo medico;
3) Uso corretto dei farmaci:
‑ non curarti da solo;
‑ rispetta i tempi e le modalità di prescrizione;
‑ non interrompere arbitrariamente la terapia;
‑ richiudi correttamente i flaconi o eventuali altre confezioni;
‑ non aumentare autonomamente le dosi;
‑ ricorda che normalmente, alcuni medicinali, devono essere conservati a temperatura ambiente salvo diversa raccomandazione (N.B.: alcuni farmaci devono essere conservati necessariamente in frigorifero);
‑ fai particolare attenzione alle condizioni climatiche del momento poiché l'umidità, il calore ed il freddo facilitano il deterioramento dei medicinali;
‑ non lasciare mai i farmaci sul velivolo o in macchina poiché potrebbero sia deteriorarsi sia contaminarsi;
‑ per la sicurezza dei bambini, non assumere farmaci in loro presenza per non incuriosirli e custodiscili in luogo sicuro;
‑ accertati, prima di ogni missione, di trovare il medicinale nel paese di destinazione;
‑ ricorda che alcuni farmaci, una volta aperti, hanno delle precise scadenze (es: colliri circa 15 giorni); ‑ una volta guarito, ricordati che alcuni effetti collaterali potrebbero verificarsi a distanza di alcuni giorni e quindi "Fai tesoro dell'esperienza degli altri". NDA nota dell’autore
‘Lattività di volo, di qualunque genere essa sia, prevede sempre un certo livello di rischio all'interno del quale sicuramente il fattore umano, nella sua complessità, esercita un ruolo estremamente destabilizzante.
In considerazione di quantosopra, in ambito prevenzione aeromedica, è necessario attuare ogni possibile azione al fine di identificare le potenziali aree di rischio, valutare le possibilità che tali eventi accadano, individuare le azioni correttive più idonee e, se possibile, realizzarle.
Lo scopo di questo articolo nasce proprio come voglia di esercitare una azione educativa su come orientarsi, nella maniera più idonea, nel momento in cui la naturale tendenza ad improvvisarsi medici ci prende la mano sino al punto di farci sentire esperti nel campo della autoterapia.
Abbiamo ritenuto fondamentale richiamare l'attenzione sulla problematica "Farmaci e volo" poiché abbiamo constatato che tale aspetto, molte volte sottostimato, può costituire un limite sostanziale tale da ridurre i margini che consentono al navigante di operare in sicu rezza nella ferma convinzione che la semplice attività di informazione, concretizzata con un articolo di poche pagine, rappresenta, in ambito Sicurezza del Volo, uno strumento dell'operatività, che esalta le capacità dei professionisti dell'aria aiutando così il raggiungi mento SAFE dell'obiettivo e della missione: FLY TO FIGHT ANOTHER DAY
L’uso protratto potrebbe favorire, nel corso degli anni, la comparsa di uno stato di dipendenza ‑assuefazione tale da comportare l'insorgenza, qualora si decida di non farne più uso, di stanchezza, sensazioni di affaticamento visivo e difficoltà di concentrazione;
‑ Dimagranti:
questi medicinali trovano un loro razionale impiego nei programmi di dimagrimento previsti per il trattamento delle obesità, o in altre patologie riconosciute a rischio per aumento ponderale.
Questi medicinali, se assunti imprudentemente a scopo autoterapico, possono favorire un marcato dimagrimento generale con conseguente calo prestazio‑nate in termini di rendimento operativo;
‑ Farmaci contro il mal d'aria:
si utilizzano per il trattamento delle sensazioni di disagio indotte dal mal d'aria. Inducono sia attenuazione della acuità visiva sia decremento delle capacità di vigilanza.
CONSIDERAZIONI FINALI
II volo operativo, espletato a bordo di velivoli militari, richiede doti caratteriali non comuni associate a versatilità intellettiva e discriminativa.
Infatti, la necessità di sopportare carichi di lavoro di tipo fisico e mentale talvolta elevati e protratti nel tempo, presuppone, non solo doti emotivo‑caratteriali molto equilibrate ma, altresì, la necessità di sapersi adattare in maniera flessibile ad ogni profilo di missione. Ciò impone un rigoroso stile di vita.
In tale contesto il fenomeno "farmaco assunzione o farmaco terapia"; rappresenta l'elemento critico del sistema poiché la comparsa in volo di possibili effetti collaterali potrebbe indurre, nel navigante, sia una marcata diminuzione delle capacità discriminative (perdita della situational awareness, errori di orientamento. ridotto grado di vigilanza e concentrazione, errori di interpretazione durante le comunicazioni T/B/T), sia un indebolimento fisico generale (mentale, psicologico, caratteriale e motorio), con ovvie conseguenze nel campo della Sicurezza del Volo.
AI fine di sensibilizzare i naviganti sui possibili rischi connessi con la impropria assunzione dei farmaci, ho ritenuto doveroso richiamare nelle considerazioni finali, a titolo di esempio, due episodi realmente accaduti.
Primo esempio... durante gli anni 80, un F14 Tomcat era in procinto di effettuare un appontaggio notturno su una portaerei ma, inaspettatamente, il velivolo precipitava sul ponte della nave uccidendo molti specialisti e distruggendo, nel contempo, molti velivoli.
La commissione di inchiesta mise in evidenza che il pilota, fino al giorno dell'incidente, aveva regolarmente e autonomamente assunto, senza far riferimento ad alcun medico, un potente decongestionante nasale con dosi superiori a quelle normalmente raccomandate. Fu appurato che il medicinale era in grado di interagire sulla vigilanza (Bullettin de Securité des Vols ‑ numero special ‑ 2002).
Secondo esempio... dopo aver assunto io stesso una dose moderata di antibiotici, poiché affetto da faringite con placche, decisi, in qualità di E.FV,di effettuare attività di volo a bordo di un elicottero. La missione era allettante ed io in quel preciso istante, mi sentivo benissimo, non lamentavo disturbi e già da qualche giorno ero convinto di essere completamente guarito.
Dopo circa 40 minuti di navigazione iniziai a lamentare: nausea, vomito, vertigini e dolori addominali.
II capo equipaggio decise di effettuare un "fuori campo" per farmi "ossigenare" e "riposare" e così gli specialisti mi adagiarono sul terreno. Dopo alcuni minuti recuperai le forze e subito fui nuovamente a bordo.
Non avevo considerato che,in alcuni casi, gli effetti collaterali di un farmaco possono presentarsi anche a distanza di giorni.
Dagli esempi citati appare inequivocabilmente chiaro come, per poter volare, bisogna stare "in forma" poiché un eventuale alterazione dello stato di salute può sempre costituire un serio limite all'assolvimento in sicurezza della missione.
II navigante deve sempre ricordare che ogni farmaco, al suo interno, possiede dei principi attivi che spesso favoriscono la guarigione ma che, in altre circostanze, possono indurre degli effetti collaterali tali da pregiudicare le prestazioni in volo.
Tali effetti, non prevedibili ma "prevenibili', sono puramente soggettivi e quindi devono essere considerati dal navigante come un'area di rischio da non sottovalutare.
Tale limite non è insormontabile ma, al contrario, é risolvibile semplicemente consigliandosi con il Medico di Stormo ed evitando così di commettere molti comuni errori del "fai da te".
RACCOMANDAZIONI
Abbiamo visto quanto siano numerose e subdole le interazioni dei farmaci con il volo, ma è altresì evidente che tali problematiche possono tranquillamente essere risolte, sia come detto attraverso il semplice colloquio con il proprio Medico di Stormo. ma anche in aggiunta, osservando alcune semplici raccomandazioni.
1°) Prima di acquistare un farmaco‑ informa il Medico di Stormo sul tuo stato di salute;
‑ fatti visitare;
‑ chiedi se è necessario effettuare ulteriori accertamenti affinché nulla venga sottovalutato;
‑ non nascondere i tuoi problemi di salute;
‑ se sei nel piano di volo chiedi consiglio se è opportuno volare;
- fai attenzione ai consigli ricevuti circa la scelta del farmaco da assumere, le eventuali dosi e i possibili effetti collaterali;
‑ se hai molta fretta non ti dimenticare la ricetta poiché all'interno di essa vengono riportate le quantità e le modalità di assunzione del farmaco.
2) Prima di usare un farmaco:
‑ chiarisci con il Medico di Stormo tutti gli aspetti relativi alla terapia;
‑ ricorda che non esistono domande banali, insignificanti ed inutili quando c'è di mezzo sia la salute che il volo;
‑ informati se esistono eventuali effetti collaterali sia con il volo sia con la guida della propria autovettura;
‑ leggi sempre l'etichetta e le istruzioni allegate al farmaco;
‑ assumi possibilmente i farmaci agli orari prestabiliti (lunghi spostamenti di orario potrebbero favorire dei sovradosaggi);
‑ limita, possibilmente, l'assunzione di caffè e/o alcool per evitare che si arrivi a cocktail potenzialmente nocivi per il volo (caffè, alcool, medicine);
‑ se ti accorgi di aver dimenticato di assumere il medicinale, quando devi prendere la dose successiva non raddoppiarla, a meno che non ti sia stato consigliato dal tuo medico;
‑ se hai dimenticato di assumere il tuo farmaco quando è il momento di prenderne uno diverso evita di assumerli contemporaneamente senza aver prima consultato il tuo medico;
3) Uso corretto dei farmaci:
‑ non curarti da solo;
‑ rispetta i tempi e le modalità di prescrizione;
‑ non interrompere arbitrariamente la terapia;
‑ richiudi correttamente i flaconi o eventuali altre confezioni;
‑ non aumentare autonomamente le dosi;
‑ ricorda che normalmente, alcuni medicinali, devono essere conservati a temperatura ambiente salvo diversa raccomandazione (N.B.: alcuni farmaci devono essere conservati necessariamente in frigorifero);
‑ fai particolare attenzione alle condizioni climatiche del momento poiché l'umidità, il calore ed il freddo facilitano il deterioramento dei medicinali;
‑ non lasciare mai i farmaci sul velivolo o in macchina poiché potrebbero sia deteriorarsi sia contaminarsi;
‑ per la sicurezza dei bambini, non assumere farmaci in loro presenza per non incuriosirli e custodiscili in luogo sicuro;
‑ accertati, prima di ogni missione, di trovare il medicinale nel paese di destinazione;
‑ ricorda che alcuni farmaci, una volta aperti, hanno delle precise scadenze (es: colliri circa 15 giorni); ‑ una volta guarito, ricordati che alcuni effetti collaterali potrebbero verificarsi a distanza di alcuni giorni e quindi "Fai tesoro dell'esperienza degli altri". NDA nota dell’autore
‘Lattività di volo, di qualunque genere essa sia, prevede sempre un certo livello di rischio all'interno del quale sicuramente il fattore umano, nella sua complessità, esercita un ruolo estremamente destabilizzante.
In considerazione di quantosopra, in ambito prevenzione aeromedica, è necessario attuare ogni possibile azione al fine di identificare le potenziali aree di rischio, valutare le possibilità che tali eventi accadano, individuare le azioni correttive più idonee e, se possibile, realizzarle.
Lo scopo di questo articolo nasce proprio come voglia di esercitare una azione educativa su come orientarsi, nella maniera più idonea, nel momento in cui la naturale tendenza ad improvvisarsi medici ci prende la mano sino al punto di farci sentire esperti nel campo della autoterapia.
Abbiamo ritenuto fondamentale richiamare l'attenzione sulla problematica "Farmaci e volo" poiché abbiamo constatato che tale aspetto, molte volte sottostimato, può costituire un limite sostanziale tale da ridurre i margini che consentono al navigante di operare in sicu rezza nella ferma convinzione che la semplice attività di informazione, concretizzata con un articolo di poche pagine, rappresenta, in ambito Sicurezza del Volo, uno strumento dell'operatività, che esalta le capacità dei professionisti dell'aria aiutando così il raggiungi mento SAFE dell'obiettivo e della missione: FLY TO FIGHT ANOTHER DAY
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